“God Save the Queen”, la mostra che vedrà i reperti del Museo Egizio di Torino, provenienti dalla tomba di Nefertari, esposti prima in Olanda, poi a San Pietroburgo. Con questo scambio per la prima volta l’Egizio di Torino varcherà i confini nazionali, prestando i propri reperti.
Dal 17 novembre “God Save the Queen” debutterà al Museo Nazionale di antichità di Leiden, per poi approdare nel giugno 2017 all’Ermitage di San Pietroburgo.
“God Save the Queen” è il nome della mostra che debutterà il 17 novembre al Museo Nazionale di antichità di Leiden in Olanda, e nel giugno 2017 all’Ermitage di San Pietroburgo. Verranno esposti i reperti provenienti dalla tomba di Nefertari, consorte di Ramesse II, conservati al Museo Egizio di Torino. Nefertari fu una delle regine più influenti dell’antico Egitto, a fianco di nomi come Nefertiti e Cleopatra VII, pur non avendo regnato in modo autonomo. La sua tomba è situata nella Valle delle Regine, a Tebe Ovest, odierna Luxor, poco più a nord del tempio di Abu Simbel. Scoperta nel 1904 da un egittologo italiano, Ernesto Schiaparelli, è considerata tra le più belle tombe della Valle delle Regine.
I reperti ritrovati nella tomba di Nefertari sono da sempre conservati al Museo Egizio di Torino. Con la trasferta a Leiden e successivamente all’Ermitage sarà la prima volta che varcheranno i confini nazionali. Uno scambio che rafforzerà il ruolo internazionale del Museo Egizio di Torino. In cambio l’Ermitage porterà a Torino una mostra su Alessandro Magno.
“God Save the Queen” è uno dei progetti illustrati dalla presidente del Museo Egizio di Torino, Evelina Christillin, in occasione della presentazione del restauro della grande Sfinge che accoglie i turisti in arrivo a Torino dalla porta nord. La Sfinge, con i suoi 9 metri di altezza, è stata ripulita dai residui atmosferici e dalle scritte in superficie. Su alcuni pannelli laterali sono indicati i nuovi orari del Museo Egizio, aperto 7 giorni su 7. Un nuovo look anche per le tre copie della dea Sekhmet e del faraone Ramesse II, dislocate per le vie torinesi. I restauri, finanziati Fondazione Crt, hanno richiesto un budget di circa 60.000 euro.
In sostituzione della tomba di Nefertari a Torino sarà allestito un laboratorio a vista di restauro delle mummie animali. “L’Egizio è un museo vivo, che punta su internazionalizzazione e ricerca archeologica. Purtroppo a situazione a Saqqara in Egitto non ci permette di tornare per proseguire gli scavi archeologici. Ma stiamo lavorando nel tempio di Iside a Pompei” ha dichiarato la presidente del Museo. Inoltre ha anticipato che l’Egizio ospiterà una mostra dedicata a Ernesto Schiapparelli, l’archeologo italiano.
Molte le novità al Museo Egizio di Torino, tra le quali anche un logo completamente rinnovato. “God Save the Queen” è il primo scambio internazionale di reperti per il Museo, ma sicuramente non sarà l’ultimo.
http://www.hermitagemuseum.org/wps/portal/hermitage/?lng=it
http://12alle12.it/torino-museo-egizio-nefertari-trasferta-leiden-allermitage-219065
https://it.wikipedia.org/wiki/Nefertari
http://www.egitto.it/siti-archeologici/la-necropoli-di-tebe/la-valle-delle-regine/
http://www.aton-ra.com/egitto/faraoni-egizi/nefertiti.html
http://www.treccani.it/enciclopedia/cleopatra-vii-detta-filopatore_(Enciclopedia-Italiana)/
https://it.wikipedia.org/wiki/Ernesto_Schiaparelli
http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/altro/Ramses2.html